Lettera aperta (sanificata) alla digos di Cosenza

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“cara” digos di Cosenza (ti definisco “cara” anche perché i tuoi stipendi gravano sulle tasse dei contribuenti), stavolta l’hai fatta davvero grossa. Ma come t’è venuto in mente di ordinare la sorveglianza speciale per Francesco, Jessica e Simone? Venti anni fa, i tuoi agenti non poterono andare in giro dalla vergogna. La città e il mondo intero ...

Viaggio nella gialla città di luglio

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T’accorgi che il tempo è passato solo quando la città inizia a parlarti senza che la interroghi. Sono le assenze a riempirtela. Ogni singolo frammento d’asfalto, pietra, cemento, ti racconta più d’una storia: vite passate, vicende sovrapposte, esperienze stratificate. Lì dove di solito vedi la tua bimbina uscire da scuola, giocavi a calcio tra macchine in ...

Il call center di Dio

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È rarissimo che io risponda al telefono di casa. Temo sempre di restare invischiato in conversazioni lunghe e tediose. In questo tempo di solitudine, il rischio è maggiore. Preferisco vivere. Ma stamattina al primo squillo ho alzato la cornetta. - Pronto, ha due minuti da dedicarmi? Oh mamma mia, ho beccato un call center, mo come ...