Le parole nel cassetto

“Irrequieto vivevo, chiedevo a chi più mi ascoltava”, è uno dei versi più intensi ed esemplificativi della stagione che vivemmo. Viaggiavamo allegri e scomposti su marciapiedi slabbrati. Ci porgevamo spezzoni di vite convulse da un versante all’altro della strada. Amavamo definirci fratelli nella nebbia. Leggevamo Jim Morrison, ascoltando lettere orali scritte sulle gradinate della curva ...

Siamo stati morsi da un pipistrello ma non diventeremo vampiri

cronaca dal ventre della sindemia 15 dicembre 2021, appena saputo d’avere il Covid, mi devasta la paura che ho contagiato qualcuno. Con l’estrema varietà dei miei rapporti sociali ho potuto provocare una strage, infettando un arco ampio di soggetti che va da Paperon de' Paperoni al coatto di quartiere, passando per tuttologi, indovini, esorcisti, venditori di pozioni ...

Lettera aperta (sanificata) alla digos di Cosenza

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“cara” digos di Cosenza (ti definisco “cara” anche perché i tuoi stipendi gravano sulle tasse dei contribuenti), stavolta l’hai fatta davvero grossa. Ma come t’è venuto in mente di ordinare la sorveglianza speciale per Francesco, Jessica e Simone? Venti anni fa, i tuoi agenti non poterono andare in giro dalla vergogna. La città e il mondo intero ...