Non sparate sul pianista, non picchiate iacchite’

Mia figlia lo chiama "Mangiafuoco". Ho un amico che si chiama Michele. Una ventina d’anni fa ci rinchiusero insieme, innocenti, in un carcere speciale. Da una cella all’altra lui mi dava consigli per vivere con equilibrio quelle giornate crudeli. Da qualche anno Michele e un altro mio amico, Gabriele, hanno dichiarato guerra ai potenti, alla ...