Dai tempi d’oro, al declino del mondo ultrà

“B.D.D. – Romanzo degli anni zero” (pubblicato dall’associazione culturale e casa editrice indipendente Coessenza) è una storia piena di storie. In primo piano la crociata portata avanti da un’armata brancaleone di reduci dalla politica e dalla curva del Cosenza del massimo splendore, per portare alla luce la verità su un terribile delitto (la cui natura viene svelata al lettore verso la fine del romanzo con un irresistibile effetto comico).
LucioSpi’ e i suoi compari sono sì reduci, ma mai hanno cambiato casacca, sono rimasti sempre quelli (come direbbero Marcos e gli zapatisti) del basso, incapaci di scendere a compromessi con sbirri e legalità, con i ricatti e la prepotenza esercitata da piccoli e grandi poteri e prepotenti. I componenti della strana accolita si barcamenano in una vita spesso piena di difficoltà e di sogni frustrati da una città di provincia in cui comandano ‘ndrangheta, politici e imprenditori, spesso assieme e in ruoli intercambiabili, e in cui sembra che nulla possa cambiare. Ma se forse la guerra non si può vincere, almeno qualche vittoria sul campo i ribelli, i “buoni”, la possono riportare, prendendosi una buona dose di soddisfazioni assieme ai rischi corsi. Sullo sfondo l’epopea della curva del Cosenza, da sempre di “sinistra” e con un travaso continuo dagli spalti alla vita sociale della città. Il mito di alcune trasferte ed episodi fondativi che si tramandano di generazione in generazione, proprio come accade nel racconto nel racconto che avviene nel libro una notte nei cessi dello stadio. Assieme a questo prende voce un punto di vista particolare sulla storia del movimento ultrà in Italia, schiacciato tra mille contraddizioni e anni di leggi speciali. Io e Claudio Dionesalvi abbiamo forse più di un paio di amici in comune, mi è capitato di leggere molto di quello che ha scritto sulla sua città e sul mondo del pallone e delle curve (anche qui su DinamoPress), ci saremo anche incrociati in qualche sala o manifestazione, ma nessuno ci ha mai presentato. Ecco, da quello che so di lui, LucioSpi mi sembra il suo alterego perfetto. Anche se romanzata B.D.D. a me sembra prima di tutto la sua storia, la fabula più una scusa per mettere su carta storie e leggende della curva cosentina che ha amato e animato, per affrescare una galleria di personaggi che (almeno così mi sono immaginato) non troppo si distanziano dalle loro reali vicende e fattezze, altro non che sono i suoi compagni di vita e di avventure. Anche il “mistero” da risolvere non è che una verità di cui non abbiamo le prove, ma, come diceva Pasolini “Io so”… Se fosse stato un romanzo sulla terrace-culture inglese ci saremmo trovati in qualche periferia di una città operaia in declino gallese o scozzese, invece siamo a Cosenza, ci sarebbero stati fiumi di birra al posto del sanguigno vino rosso calabrese.
Al posto delle “salamelle”, fish-and-ships”. “B.D.D” racconta una storia non solo italiana, ma le cui coordinate spazio-temporali sono precise e ineludibile, la storia di una curva “anomala” e quella della tribù che l’ha animata dai tempi d’oro, al declino del mondo ultrà. Una storia inalienabile dalla città Cosenza, che sembra più un personaggio, con i suoi difetti e le sue virtù, che solo quinta dell’azione. Ecco se vi è venuta voglia di leggere “B.D.D.” (conoscerete l’acronimo solo vi venite ad accattare il libro), chiacchierarne con l’autore, con Giuliano Santoro e con Wu Ming 5, potete farlo sabato 9 marzo al centro sociale Strike Spa a Roma. Valerio Renzi
www.dinamopress.it    14 marzo 2013

No Comments Yet.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *