Cura Di Bella, farmaci gratis

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Finalmente una boccata d’ossigeno per i malati di tumore che hanno deciso di curarsi seguendo il metodo Di Bella. Ieri l’assessorato alla sanità e servizi sociali ha emanato una circolare ai direttori generali delle Aziende Sanitarie, ai presidenti degli ordini dei medici e farmacisti, alle associazioni e ai titolari di farmacia. La circolare, firmata dall’assessore Pietro Aiello, informa che dopo il decreto “Bindi”, «la giunta regionale, nella seduta del 25 febbraio si è determinata ad autorizzare, per uso compassionevole ed in via eccezionale, onde far fronte ad una situazione di carattere straordinario determinatasi nel paese e nella nostra regione, le aziende sanitarie ed ospedaliere ad erogare gratuitamente i farmaci octreotide e somatostatina, facente parte del “multitrattamento Di Bella” agli assistiti residenti in Calabria che ne faranno richiesta. Tale richiesta dovrà essere supportata dalla prescrizione medica ed acquisizione del consenso informato».
L’assessorato regionale ha precisato che «la ricetta medica dovrà contenere la seguente annotazione sottoscritta dal medico: “prescrizione effettuata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del D.L. n. 23 del 17 febbraio 98”». Di fronte alle evidenti difficoltà nel reperire presso le farmacie pubbliche le cosiddette “preparazioni magistrali”, «i direttori generali potranno autorizzare le farmacie private» a consegnale al cliente gratuitamente. Le preparazioni «dovranno essere prescritte tenendo conto dell’articolo 5» del decreto Bindi. Il farmacista, per ottenere il rimborso, dovrà trasmettere le ricette all’Azienda Sanitaria.
La circolare di ieri è stata ispirata dagli stessi principi delle precedenti. Nella prima, del 14 gennaio, l’assessore disponeva il rimborso del costo delle medicine. Successivamente, di fronte all’impossibilità di reperire i farmaci, con la circolare del 20 gennaio, la Regione Calabria chiedeva alle aziende sanitarie di dare direttamente i farmaci ai pazienti. Il 17 febbraio scorso, il decreto “Bindi”, aveva bloccato il rimborso e l’erogazione dei farmaci ai malati non rientranti nella sperimentazione. Davanti agli sportelli delle Aziende Sanitarie nei giorni successivi all’emanazione del decreto, si sono verificati episodi drammatici. Le persone che avevano già iniziato ad assumere le sostanze previste dalla terapia, si sono viste negare i farmaci. L’atto deliberato dalla giunta regionale lo scorso 25 febbraio, rappresenta un scelta di civiltà, che garantirà ai malati di tumore la libertà di decidere il percorso da seguire per contrastare la malattia. Una cura costosissima, attualmente sottoposta a sperimentazione, sarà alla portata di tutti.
In un’intervista rilasciata ieri a “Il Domani”, il dottor Calogero, “dibelliano” da tantissimi anni, ha manifestato le sue idee. Giovanni Calogero, 41 anni, dirigente presso l’Azienda sanitaria di Palmi, è uno dei pochi medici accreditati in Calabria direttamente dal professor Di Bella. Nel suo studio di Rizziconi, Calogero riceve centinaia di richieste di aiuto da parte di persone affette da tumore. Giovani Calogero ha un’espressione solare, trasuda umanità. Si è affrettato a chiarire che il «recente decreto è di difficile interpretazione, per quanto riguarda i casi in cui il medico può prescrivere la cura Di Bella. Le aziende Sanitarie avevano già gli strumenti per monitorare il fenomeno. Come dice il professor Di Bella: “non c’è bisogno di schedature”». A proposito degli aspetti positivi del decreto “Bindi”, Calogero  è stato lapidario: «Nelle regioni in cui non è data gratuitamente la somatostatina, i cittadini, invece di far pazzie, possono comprarla a prezzo ridotto. Bisogna però tenere presente che la somatostatina non si trova in giro. Recentemente, i farmacisti calabresi hanno protestato perché ritengono di essere tutti in grado di fornire farmaci galenici. Questo non è vero. Se la preparazione della miscela vitaminica e della melatonina non è fatta secondo procedure particolari, non ha una valenza scientifica»  Il dottore Calogero si è infine preoccupato di precisare: «Fino a poco tempo fa, un trattamento basato sulla somatostatina costava fino a dieci milioni al mese. Mi riferisco ai cittadini che non potevano rivolgersi alle strutture pubbliche. Oggi i nostri pazienti pagano poche decine di migliaia di lire»                                   -.
Sull’efficacia del metodo “Di Bella”, la medicina ufficiale non ha ancora espresso un parere. Bisognerà attendere la conclusione del travagliato percorso di sperimentazione. L’unica certezza deriva dai comportamenti dei medici che seguono il professore Di Bella: i “dibelliani” hanno il dovere morale di prendere in considerazione le condizioni economiche del paziente. Il loro onorario non può superare una certa soglia. E se il paziente non è in grado di pagare, il medico che segue il metodo “Di Bella” visita il malato senza pretendere una lira. Una lezione importante per tutti.
Claudio Dionesalvi
Il Domani, 28 febbraio 1998

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