Nella “grande Cosenza”, come nel “modello Cosenza”

“Mio Dio, com’è cambiata la città!. Un commento frequente, un vero e proprio refrain. È la prima osservazione che sfiora la bocca degli emigranti, quando riassaporano il paesaggio cosentino. Percepiscono un mutamento che è sì sociale, dei costumi. Tuttavia, ciò che colpisce il visitatore, è anche e soprattutto l’apparizione di moderni e plastici palazzoni. E ...