Continua la caccia all’attaccante. I rossoblù non rifiutano… La Canna

COSENZA – Nei sentieri tortuosi del calcio mercato, un direttore sportivo lavora per trovare un paio di attaccanti. Il Cosenza deve colmare il vuoto lasciato da Margiotta e vuole farlo inventando una punta. Giovedì scorso si è appreso che il giovane Molino, corteggiato (in senso sportivo) dal Ds Castagnini, è stato acquistato dal Giulianova. Nell’ambiente rossoblù la notizia è stata accolta senza fare drammi. «Non vogliamo gente affermata – dicono i dirigenti –. Molino ci piaceva, perché è un ragazzo che vuole sfondare, ma come lui ne esistono tanti altri, capaci di tradurre la filosofia di Sonzogni». Negli ultimi anni, il “San Vito” ha partorito tanti arieti dell’area di rigore, sui quali nessuno avrebbe scommesso ad inizio campionato. I vari Lucarelli, Negri, Guidoni e lo stesso Margiotta erano scesi in Calabria desiderosi di emergere dall’anonimato. Ci sono riusciti. E la loro ansia di sfondare ha giovato al Cosenza. Nei futuri programmi è previsto il tentativo di valorizzare gli elementi disponibili. Per il momento, gli attaccanti già operativi nella rosa rossoblù sono Tatti, Marcatti e il rientrante Mara. Non è da escludere la conferma si Sasà Fresta che negli ultimi giorni era sul punto di andar via. Per affrontare la “B” senza complessi d’inferiorità, i lupi hanno bisogno di cinque punte. Potrebbe essere Beghetto l’uomo in più. Ma ieri si è appreso che il Cosenza è pronto a riscattare Mario La Canna, che nella Reggina ha trovato pochi spazi per esprimersi. Castagnini cercherà di risolvere la comproprietà con la società amaranto e riportare a casa il giovane centravanti cosentino. Anche il difensore Bega, che ha già in tasca un biglietto per il nord, potrebbe restare nel branco di Sonzogni. Sembra invece destinato a lasciare la città il cursore Mazzoli, che è afflitto costantemente da un infortunio al ginocchio. Al suo posto, si è detto negli ultimi sette giorni, potrebbe arrivare il terzino Altobelli. E se il Cosenza 98-99 è ancora avvolto dal “fumo”… delle trattative, una certezza deriva dall’accordo con il nuovo sponsor. Ieri la conferma. Sarà la Provincia di Cosenza a stampare il suo marchio sulle magliette. Domani il consiglio provinciale provvederà a ratificare l’operazione che costerà cinquecento milioni. Lo hanno stabilito, in un vertice mattutino a palazzo dei Bruzi, il presidente dell’amministrazione provinciale Antonio Acri, il sindaco Giacomo Mancini, il presidente Paolo Fabiano Pagliuso e il dottor Piraino, rappresentante dell’Euromobiliare, una società di intermediazione finanziaria che gestirà gli equilibri di bilancio del sodalizio. Inoltre, il comune ha concesso al Cosenza Calcio la gestione gratuita del “San Vito” per i prossimi tre anni e il presidente Pagliuso si è impegnato ad effettuare i lavori conclusivi di ammodernamento dell’impianto in via degli Stadi. Euforico come un bambino che ha appena ottenuto il giocattolo sognato, il super tifoso Antonio Acri ha ribadito ai microfoni una lezione importante per tutti: «Il calcio è un fenomeno sociale che non si limita soltanto alla domenica».

Claudio Dionesalvi

Il Domani, 21 giugno 1998

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