
Non è una provincia «babba» quella cosentina. C’è la mafia a Cosenza, eccome. Non ha la potenza di fuoco e le ammazzatine dell’Aspromonte, del Vibonese, del marchesato di Crotone, non ha i riflettori dei media puntati addosso, ma la criminalità è ramificata, penetra i gangli della politica, droga l’economia. Claudio Dionesalvi ritorna a parlarne dopo ...