
Chiamo “senziente” quella scrittura che non ha carattere definitivo, non è verticale, non ha l’ossessione di trasmettere senza preoccuparsi dell’impatto su chi riceverà le sue parole. Al contrario, questa modalità della scrittura mantiene vivi i propri cinque sensi e dopo essere pubblicata riesce ancora ad ascoltare, raccogliere, assimilare i racconti di chi ne è lettore. ...