L’università respira. La speranza è appesa a un Filo… rosso

Entro di soppiatto come un giornalista d’assalto. Voglio intervistare Daniela. Vito mi arpiona e parla degli anni ’70. Mustafà mi chiede una sigaretta. Daniela non mi caca proprio. Strano posto lo spazio autogestito “Filo Rosso”: incastonato nelle architetture postmoderne dell’università della Calabria, somiglia ad un giardino rinascimentale, senza il “verde”, ma carico di una forza innovativa ...