Il costante pellegrinaggio all’oracolo di Arcavacata

Nella mitologia greca l’oracolo di Delfi era un luogo sacro, in cui si recavano i viandanti per conoscere la verità. Ad Arcavacata nell’ultima settimana è accaduto il contrario. Politici, uomini di fede e profeti della rivoluzione si sono recati in quel cantiere per osservare dal basso la gru. Tutti i visitatori hanno raccontato agli operai “la verità”.
E intanto, quei 63 uomini che stavano per diventare disoccupati, somigliavano sempre di più a fotomodelli e calciatori. Se sul piano del reddito il paragone con le figure del mondo dello spettacolo non regge, dal punto di vista massmediatico tra un operario della Bocoge e Ronaldo o Alba Parietti non c’era alcuna differenza: tutti i turisti del cantiere facevano a gara per farsi fotografare al fianco dei lavoratori in lotta.
Se quegli operai avessero chiesto un contributo economico per ogni foto scattata, forse sarebbero almeno riusciti a garantirsi un Natale con qualche preoccupazione in meno. Invece, sono stati accoglienti. Hanno atteso l’arrivo della lieta novella: «Non vi licenziano più».
In realtà, è ancora presto per cantare vittoria. Il cittadino ha il dovere di chiedersi quale sia stata la “parolina magica” che ha convinto l’impresa a tornare sui suoi passi. Forse “edilizia residenziale all’Unical”? Oppure “soluzione provvisoria”, “finanziamento Cipe assicurato”? È certo, tuttavia, che sia gli operai sia i politici calabresi hanno confermato la tendenza culturale all’attesa. Le soluzioni possono arrivare solo dal cielo; l’imprenditore è un messia. Alla fine, la partita si è risolta con un pareggio. I finanziamenti arriveranno e gli operai restano al loro posto. Ma la dignità dei calabresi (costretti ad inginocchiarsi davanti ad aziende che scendono da nord) è stata nuovamente calpestata. La via verso il reddito e il lavoro è come la verità. Ognuno ce l’ha dentro. Ma fino a quando prevarrà l’atteggiamento dell’attesa, la gente sarà costretta ad arrampicarsi sulle gru.
Claudio Dionesalvi
Il Domani, 3 dicembre 1999

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