Nelle tane sotterranee dei “senza fissa dimora”

Laggiù, dove le persone hanno rinunciato a chiedere asilo e soccorso, nelle zone dimenticate della città, si contorce un’umanità esile ma combattiva, aggrappata alla lotta per la sopravvivenza. Il popolo dei “senza fissa dimora” non ha né capi né punti di riferimento e sfugge ai riflettori della comunicazione di massa. I cosiddetti “barboni” eludono anche ...