Quella grande famiglia al castello

IL POPOLO festoso si riappropria per un giorno del Castello. L’antica roccaforte sveva si è lasciata plasmare. Da luogo simbolo del potere, a cenacolo di un’allegra ondata umana, composta da trecento persone che hanno banchettato insieme, nel giorno di Natale. Ha assunto le proporzioni di una festa gigantesca l’idea lanciata dai Supporters della curva “Bergamini” dello stadio San Vito. Ultrà con i cuori battenti per il Cosenza e le antenne puntate su drammi e risorse sociali della città.
“Perché a Natale non diventiamo tutti un’unica famiglia? Potremmo organizzare un pranzo con i poveri dell’Oasi francescana, gli immigrati e le persone che una casa non ce l’hanno”. Così si erano espressi pochi giorni fa. Detto fatto. Hanno aderito decine di migranti, diseredati e senza fissa dimora. E non solo. Nel Castello c’erano intere famiglie di cosentini che si sono presentate spontaneamente: “A chi la diamo ‘sta roba? Dove ci possiamo sedere pure noi?”. Massicce dosi di lasagne, pasta ripiena, broccoli e salsiccia, patate ‘mbacchiuse e dolci fatti in casa. Alla fine, nonostante ci fosse più gente del previsto, con tutto quel bendidio avrebbero potuto mangiare in mille.
Diversi scatoloni pieni di alimenti sono stati successivamente redistribuiti nel dormitorio dell’Oasi francescana. Alla buona riuscita della festa, hanno contribuito in tanti. Una grossa mano l’ha data la “Casbah”. Tra i tavoli ed in cucina si sono mosse le teste pulsanti del Social forum. L’amministrazione comunale ha consentito, entusiasta, l’utilizzo degli spazi. Commovente il gesto dei dipendenti del Carrefour. Hanno autonomamente fatto una colletta per acquistare 110 plaid da consegnare alle persone indigenti, al termine del pranzo. Un omaggio gradito. In questo periodo dell’anno, una coperta significa sopravvivenza per chi spesso è costretto a dormire all’aperto. Dal Carrefour sono arrivati, inoltre, numerosi scatoloni zeppi di dolci natalizi. Contributi volontari dai lavoratori dell’Inps. Vincenzo Nocito, titolare di un negozio di generi alimentari ha offerto 50 chilogrammi di pane. Cinque chili di mignon dall’Antica pasticceria del corso di Corso Italia. Le torte sono state offerte dalla pasticceria Gemelli di Rende. A Bosco de Nicola, alcune famiglie hanno raccolto panettoni e pandispagna.
La lunga giornata solidale era iniziata alle 10:30 con un corteo di macchine. Trasferimento di massa per gli ospiti dell’Oasi. Dal Crocifisso al castello, dove ad accoglierli hanno trovato fumogeni o coreografie da stadio. Più tardi, l’ingresso di padre Fedele Bisceglia in sala è stato salutato da potenti boati calcistici. Il monaco ha tenuto un breve discorso di ringraziamento prima di partire per Roma. Destinazione la trasmissione “Uno Mattina” che ieri lo ha ospitato insieme alla piccola Anna, la bimba adottata dal frate. Il pomeriggio si è concluso con un “Bella ciao” da brividi, intonato nel salone del trono. Cosenza ha raggiunto mercoledì scorso il momento più caldo di un’intensa stagione sociale. È una città che vive silenziosamente in altri suoi angoli innumerevoli istanze di solidarietà fattiva. E che si appresta e realizzare un ennesimo atto di comunione la notte della vigilia di capodanno, alle 23, sotto il carcere di via Popilia.
Claudio Dionesalvi
Il Quotidiano, 27 dicembre 2002

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