Informaimmigrati, utenza in crescita

AUMENTA il numero dei migranti sul territorio, cresce il grado di integrazione. Sembra questo il dato più significativo che emerge dall’ultimo censimento dell’utenza, stilato dallo Sportello Informaimmigrati.
L’agenzia, nata su iniziativa di un’associazione formatasi spontaneamente, rappresenta ormai il più valido punto di riferimento per i cittadini stranieri che hanno scelto di vivere e lavorare a Cosenza. Com’è noto, gode del sostegno dell’amministrazione provinciale e fornisce consulenza su aspetti vitali per i migranti: rinnovo del permesso di soggiorno, sanatoria, ricongiungimenti familiari, assistenza sanitaria e mediazione con i datori di lavoro. In anni recenti, è stato attivato un corso di italiano strutturato in tre livelli. Partner di quest’iniziativa che nel biennio 2001-2002 ha registrato ben 200 iscritti, sono: Miur, Centro Servizi Amministrativi, il Comune, la Provincia e l’associazione culturale multietnica “La Kasbah”. La novità degli ultimi giorni consiste nel coinvolgimento diretto di una scuola, l’Istituto Commerciale Statale “Vincenzo Cosentino” di Rende, che ha indetto un bando di partecipazione al percorso formativo per “Assistente alla persona”. Destinatari sono 15 immigrati legalmente insediati nel territorio. Studieranno educazione sanitaria, igiene, alimentazione, organizzazione dei servizi sociali territoriali, diritto del lavoro per i cittadini stranieri. Al progetto collabora l’Asl.
È Gigi Commisso, responsabile dello sportello informativo, a fornire numeri significati: “Va rilevato che è cambiato il nostro criterio statistico. Nell’anno precedente, fino a novembre, ci siamo basati sugli utenti. Oggi badiamo invece a monitorare le utenze, nel senso che quantifichiamo i contatti con i nostri servizi, piuttosto che le persone fisiche che si rivolgono a noi”. E sono decisamente tanti. “Nel corso del periodo che va dal 26 novembre 2002 al 15 gennaio 2003, quindi in poco più di un mese, lo Sportello ne ha registrato 984. Da notare che in 11 casi è stato necessario che l’utente fosse accompagnato dagli operatori presso strutture pubbliche o di associazioni di volontariato. In altri sette casi si è proceduto, per ulteriore approfondimento delle questioni poste, a fissare un appuntamento con legali che prestano volontariamente la loro opera”.
In totale, l’incremento degli utenti è pari al 50 per cento. Dai 1054 registrati al 31 dicembre 2001, si passa ai 1427 del 10 novembre 2002.
Non solo immigrati bussano alla porte degli uffici ubicati nei pressi della villetta di via Roma. Nel dicembre scorso, 105 volte gli operatori sono stati interpellati da datori di lavoro italiani, che hanno rivolto quesiti di vario genere. Si tratta di un segnale inequivocabile di un dinamismo nella domanda e nell’offerta relativa alla manodopera immigrata.
Interessanti le cifre sulle nazioni di appartenenza degli utenti. La maggioranza proviene dall’est europeo: 16 per cento dall’Ucraina, il 12 dalla Russia e il 6 sono polacchi. Prevalgono le donne: 71%. Cinquantatre individui su 100 hanno un’età compresa tra i 19 ed i 40 anni.
Ovviamente, i dati risultano parziali, se rapportati alla realtà complessiva del territorio. Tra i visitatori dell’Informaimmigrati, risultano pochi nordafricani (7% di marocchini e 1% dalla Tunisia). Completamente assenti i cinesi. La spiegazione è semplice. A differenza dell’utenza classica dello sportello, impegnata nel comparto domestico e dei servizi, le restanti etnie si dedicano prevalentemente al settore del commercio, sia esso stabile o ambulante. Scelgono, inoltre, interlocutori sociali differenti, come per esempio la “Kasbah” o l’Oasi francescana nel caso dei Moldavi.
La presenza articolata di strutture ricettive e agenzie di servizi, conferma che la popolazione di origine straniera rappresenta una risorsa, ed allontana questi uomini e queste donne dalle grinfie della criminalità. A Cosenza si avverte di meno la tentazione di inquadrare i migranti nella triste e spigolosa dimensione del fenomeno di ordine pubblico.
Claudio Dionesalvi
Il Quotidiano, 19 gennaio 2003

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