Calci e schiaffi allo scrittore

SERRA D’AIELLO – Il setto nasale fratturato e quattro punti in testa. Si è conclusa così la domenica di Gianfranco Ianni, di professione regista e sceneggiatore cinematografico, autore del libro “Cronaca di un incendio”, in cui ricostruisce la storia dell’istituto Papa Giovanni XXIII di Serra D’Aiello. Stamani sarebbe dovuto tornare a Napoli per motivi di lavoro. Invece, si presenterà in caserma e, con il referto rilasciato dai medici del pronto soccorso, racconterà l’accaduto ai carabinieri.
Aveva ancora il testo fresco di stampa sotto il braccio quando due presunti personaggi delle storie narrate nel libro lo hanno assalito e pestato a sangue, alle 9,30 di sera, sotto l’abitazione dei suoi genitori. Numerosi testimoni erano presenti. Gli aggressori sono scesi da un’auto di grossa cilindrata, in un angolo buio della strada che si restringe proprio all’altezza di casa Ianni. Hanno atteso il rientro della vittima. Improvvisamente sono usciti dal buio. L’agguato era premeditato. I due giustizieri notturni hanno colpito in modo rapido e “professionale”. Quasi certamente erano armati con un oggetto contundente. Le urla di un ragazzo che si trovava in compagnia di Ianni hanno richiamato l’attenzione dei parenti e i due si sono dati alla fuga.
La giornata era iniziata in modo sereno. Come preannunciato sulle pagine de Il Domani, l’autore del libro bianco si è recato in piazza per presentare pubblicamente il frutto del proprio lavoro. Quattrocento pagine di fatti, eventi e testimonianze sulla travagliata vicenda della casa di cura gestita dalla Fondazione “Papa Giovanni XXIII”. Gli episodi riportati nell’opera chiamano in causa nomi illustri e meno importanti della scena tirrenica. Argomenti molto insidiosi che devono aver solleticato l’istinto vendicativo di qualcuno. Alla manifestazione avevano partecipato numerosi cittadini, semplici curiosi, dipendenti dell’istituto. Erano presenti anche amministratori della passata gestione. Attraverso un altoparlante collocato nella zona centrale di Serra d’Aiello, Gianfranco Ianni e suo fratello Geppino, uno dei protagonisti dei quattro capitoli del racconto, hanno spiegato le caratteristiche del libro che verrà presentato nei prossimi giorni anche a Cosenza.
Si tratta di un volume basato interamente su toni di denuncia. La storia di un istituto in cui vengono ricoverati anziani e malati, assume la dimensione di una realtà produttiva del settore dei servizi, travagliata da licenziamenti, cicli di lotte, proteste, cause civili e penali. Tra le pagine del testo autoprodotto sono presenti forti accuse ai vertici della Fondazione, ad individui apparentemente marginali, ai sindacati e giornalisti che in occasione delle dure vertenze tra dipendenti e consiglio d’amministrazione si sono occupati del caso. Questo approccio poco convenzionale ad una tematica molto delicata deve aver spezzato il precario equilibrio di un territorio in cui vige la legge amorale dell’omertà.
Sull’aggressione di ieri indagheranno i carabinieri di Aiello Calabro. Il libro doveva già essere sulla scrivania del procuratore, ma a causa del pestaggio subito Ianni è stato costretto a rimandare l’appuntamento.
Claudio Dionesalvi
Il Domani, 29 febbraio 2000

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