Scantinati pieni d’acqua per i Rom di via degli stadi

SCORRE un fiume sotto le case del nuovo villaggio rom. Almeno dieci sono le villette invase dall’acqua che probabilmente proviene dalla collinetta adiacente.
Gli assegnatari degli alloggi costruiti dall’amministrazione, avevano scoperto già nel dicembre scorso che gli scantinati sono soggetti ad improvvisi allagamenti. Ma negli ultimi giorni la situazione è diventata insostenibile, e diverse famiglie sono state costrette ad utilizzare motorini di aspirazione per ripristinare l’agibilità degli edifici. In taluni casi, l’acqua ha raggiunto 50 cm di altezza. Una settimana fa è stato chiesto l’intervento della ditta che ha realizzato i villaggi. Il comune ha disposto un sopralluogo nelle case.
In seguito alle perforazioni, sono state riscontrate falde d’acqua limpida, quasi certamente sgorgata da piccole sorgenti naturali.
I rom denunciano i rischi derivanti dalla presenza di canali sotterranei, che secondo gli abitanti potrebbero minare la stabilità degli edifici. Inoltre, l’umidità stagnante dai piani inferiori crea notevoli disagi per la salute dei tanti bambini che vivono nel quartiere. Gli allagamenti si stanno verificando con preoccupante insistenza. Tra le possibili cause è da escludere l’acqua piovana. A Cosenza, infatti, da alcune settimane non si registrano piogge rilevanti. All’interno della comunità si punta il dito contro i responsabili della progettazione. È strano, infatti, che nei rilievi effettuati alla vigilia dell’apertura del cantiere, non siano state riscontrate infiltrazioni nel terreno. Ieri mattina, c’era chi minacciava di ricostruire le baracche: “A Gergeri sapevamo di dover combattere con l’umidità, perché vicino a noi scorreva il Crati. A San Vito, invece, il fiume ce lo siamo ritrovato in casa”. E il colmo è che tra le famiglie indigenti della città, da anni in attesa dell’alloggio popolare, circola un cinico luogo comune: “Beati gli zingari. Loro, almeno, un tetto ce l’hanno”.
Claudio Dionesalvi
Il Quotidiano, 29 gennaio 2002

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