Operazione culo pulito

La classe politica italiana si divide. Da una parte quanti sniffano, rubano, fanno sesso matto. Dall’altra quelli che invece brandiscono uno stile di vita più sobrio.
A Cosenza possiamo stare tranquilli. Perugini ha le mani pulite. Di solito, infatti, se le sporca solo chi fa qualcosa. Questo sindaco non fa niente. Quindi non ha nulla da temere.
Grande manovratore partitico, pessimo amministratore del bene comune, persino quando la sua giunta combina guai, riesce a fingersi estraneo ai fatti. Nelle situazioni critiche, lascia sempre intendere che non è stato lui a decidere. Non si insudicia. E anche quando gli capita di farlo, corre subito a lavarsi le mani, concedendo ai compari della sua comitiva il privilegio di tirare lo scarico e scaraventare le istanze dei cittadini nella cacca.
Un po’ di esempi concreti? Osserviamo la città in un piano sequenza, partendo dal basso. Al di là delle promesse, il Comune sinora non ha aumentato la quantità d’acqua che sgorga dai rubinetti lacrimanti delle nostre case, perché per ammodernare la rete idrica, bisognerebbe prima scavare. E perché mai infilare le mani nella nuda terra? Tra poco ci penseranno i privati a papparsi la proprietà della nostra acqua per farcela pagare cara e amara.
Palazzo dei Bruzi non ha realmente affrontato, né tanto meno risolto, l’emergenza rifiuti. Non ha neanche speso i soldi che gli erano stati destinati dalla Regione per avviarla. Il probabile riassorbimento dei lavoratori della Valle Crati in Ecologia Oggi, ottenuto grazie ad una lotta lunga e tenace, non allontana il rischio di nuove crisi lavorative ed ambientali. Non c’è una politica di prospettiva. L’immondizia puzza. Meglio lasciare che siano altri a maneggiarla. Chissà che non diventi un’opportunità di riscatto per qualche vecchi@ amic@ del PD?!
A proposito, dopo una normale e pubblica gara, l’appalto per la gestione di Città e Biblioteca dei Ragazzi è stato aggiudicato a Promidea e ad una società milanese. E così sono stati buttati fuori sia la cooperativa Interzona sia gli operatori che lavoravano da 14 anni nelle strutture per l’infanzia. Ma siamo sicuri che il bando permettesse ad Interzona di gareggiare ad armi pari?
Nel luglio scorso Perugini ed il vice sindaco Ambrogio hanno annunciato che entro settembre l’intera viale Mancini sarebbe stata percorribile. Siamo già a dicembre. Voi riuscite a percorrerla tutta, in automobile, nei due sensi di marcia? E la colpa… ? È chiaro: “ci sono i fiumi sotterranei!”
Nei cortili delle parrocchie e dei condomini spuntano palazzi… “la responsabilità è dell’Aterp”. Il traffico automobilistico in alcune ore è allucinante… “la colpa è dei Cosentini che non sanno guidare”. Strade e marciapiedi sono sporchi e ricoperti di buche… “dipende dalla pioggia e dalle cooperative”. Da un giorno all’altro, le vie centrali sono state imbottite di strisce blu… “Cosentini incivili, camminate a piedi!”.
Per la questione del campo rom sul fiume Crati, il Comune aveva dato il massimo, mettendo a disposizione i pullman per deportare gli “zingari”. Che cosa ci può fare Salvatore, poverino, se quelli della questura di Cosenza non sono buoni nemmeno a scrivere un foglio di via?
Perugini e la sua comitiva non concludono nulla persino quando sembra che facciano qualcosa di concreto. Basti pensare al cine-teatro “Morelli” che è stato sì ristrutturato, ma è vuoto. Soltanto un avventuriero potrebbe prenderlo in gestione alle condizioni previste da questa giunta.
Grandi strombazzate per la riapertura del chiostro dell’ex caserma “Fratelli Bandiera”. Peccato che rimanga un luogo contemplativo, e per pochi! Pare che sarà destinato ad una non meglio definita funzione di “rappresentanza”. Insomma, per vederlo vivere mezza giornata, bisognerà aspettare che da Cosenza passi il presidente della Repubblica.
In esecuzione di un vecchio progetto, il museo dei Brettii e degli Enotri è stato finalmente inaugurato. Però, al di là di qualche instancabile operatore culturale che prova a riempirlo di senso, di fatto non esiste una programmazione comunale. E sta già cadendo nel dimenticatoio.
Il “Rendano” non è resuscitato nemmeno nel suo centesimo anniversario. La Casa delle culture è sparita dalla percezione collettiva. Con la scusa della privatizzazione, l’ex deposito ferroviario è stato sottratto alle associazioni.
Qualcosa di buono l’avrà pur fatta? Sì, effettivamente, questo primo cittadino sarà ricordato perché durante il suo mandato si è svolta un’ottima festa del cioccolato.
Sul piano più strettamente politico, Cosenza rimane comunque una città fortunata. Può vantarsi di avere un sindaco buono per tutte le epoche. Perugini avrebbe resistito al tracollo della prima repubblica che si concluse con l’operazione “mani pulite”. Resisterà allo sconquasso della seconda, che si sta chiudendo con l’inchiesta “culi puliti”, scattata dopo l’esplosione del caso Marrazzo. Ecco, siccome perlomeno non risulta che vada a letto con i trans, questo sindaco potrà urlare al mondo intero di essere stato un sindaco col culo pulito.
Claudio Dionesalvi
Appunti di Sopravvivenza, 30 novembre 2009
Radio Ciroma 105,700
www.ciroma.org

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